Google Panda la naturale evoluzione di Google Caffeine. Un anno fa big G aveva lanciato un nuovo algoritmo che permetteva di restituire più risultati in minor tempo, scovando più rapidamente nuovi contenuti nella grande rete. Ma come ogni cosa ha dei lati positivi e dei lati negativi, se da una parte nelle sue serp Google restituisce un numero maggiore di risultatinon può garantire che tutti i risultati siano le risposte che gli utenti cercano.
La prima pulizia è stata fatto con lo scrapper update, che ha tagliato le gambe a tutti quei siti creati copiando i contenuti da altri. Questa modifica è stata solo l'inizio della battaglia intrapresa da Google contro i siti che non offrono contenuti di qualità.
Come funziona Google Panda?
Tolti i contenuti duplicati andavano tolti tutti i siti che non offrivano contenuti di qualità, per far questo bisogna dare una definizione di contenuto di qualità e trovare la soglia per determinare quando una pagina o un sito li offre.
Per trovare questa soglia gli ingegneri di Google si sono basati sul giudizio di testatori esterni, ai quali sono state sottoposte una serie di domande per una serie di siti.
Dall'intervista di wired a Amit Singhal e Matt Cutts è stata resa pubblica solo una parte di questo questionario:
-
Saresti a tuo agio nel dare la tua carta di credito a questo sito?
-
Saresti a tuo agio a dare ai tuoi bambini le medicine indicate su questo sito?
-
Consideri questo sito autorevole?
-
Vedresti bene questo contenuto su una rivista?
-
Ci sono troppe pubblicità su questo sito?
Il risultato di questi quesiti ha permesso di individuare una serie di “modelli” da usare come termine di paragone per determinare se un sito è o no di qualità. Esattamente come la mente umana che mette in relazione tra loro le cose, il panda ha bisogno di avere un termine di paragone per verificare se il sito è di qualità o meno.
Il 6 maggio Amit Singhal ha reso pubblica un'ulteriore serie di domande. Si possono trovare al seguente indirizzo. http://blog.tagliaerbe.com/2011/05/panda-update-domande.html
Gli elementi di un sito usati per valutarlo
Come sempre Google non ha svelato il mix di parametri usati per determinare la bontà di un sito. Dalle prove e verifiche fatte fino ad oggi sui siti anglofoni dove Google panda è già in funzione da circa più di un mese è emersa una serie di dati che possiamo raggruppare in tre famiglie:
Dati recepiti dalla SERP e nella rete
Per ogni ricerca Big G traccia la posizione del sito e il numero di click ricevuto ricavandone il CTR per ogni ricerca effettuata. La provenienza dei link che continua ad essere un elemento fondamentale.
Struttura della Pagina/Sito
Ormai Google ha acquisito una grande capacità di analisi del sito che fa parte dei fattori di indicizzazione on-site di un sito WEB. Adesso se ne è aggiunto un nuovo, la pubblicità in esso contenuta. Basta con i siti basati solo sulla pubblicità a scapito dei contenuti.
Dati provenienti da Google Analytics
Attorno a questi dati ruota un vero e proprio dibattito in rete, Matt Cutts a suo tempo aveva già dichiarato di non utilizzare i dati provenienti da Google Analytcs come pure è dichiarato nella privacy del servizio di Google “I dati del tuo sito web non verranno utilizzati per influenzare i risultati di ricerca normali...”
Dati raccolti dai vari prodotti servizi di Google
Google Analytics non è l'unico strumento che big G dispone per raccogliere informazioni sulle abitudini dei visitatori, molti dei suoi prodotti danno la possibilità a Google di conoscere le abitudini dei suoi utenti in internet. Il motivo di tutto ciò è dichiarato apertamente nel centro sulla privacy per ogni prodotto.
Se prendiamo come esempio Cronologia web andando sulla pagina http://www.google.it/history/intl/it/privacyfaq.html troviamo questa frase:
Cronologia web utilizza le informazioni della cronologia web e altri dati da te forniti per migliorare il servizio della ricerca su Google, ad esempio ottimizzando la qualità dei risultati di ricerca e offrendo suggerimenti.
Google utilizzando questi dati è in grado di ottenere informazioni da un maggiore numero di siti, anche se non censiti da Google Analytics!!!
I dati di Personal Blocklist
Questo plugin per Google Chroome ha anticipato di poco l'uscita di Panda, attualmente i dati raccolti da questo strumento non vengono usati dall'algoritmo per valutare i siti, sono utilizzati come paragone per verificare “l'efficacia di Google Panda”. Secondo le dichiarazioni di Matt Cutts si è notato un 84% di sovrapposizione.
L'impatto di Google Panda sulla rete
Rilasciato il 24 Febbraio 2011 in America e successivamente l'11 Marzo per tutte le ricerche in lingua inglese portando un po' di scompiglio nelle serp.
Secondo Google questo aggiornamento ha rivoluzionato il 12% delle SERP e il successivo update rilasciato per effettuare dei leggeri ritocchi ha influenzato ulteriormente il 2% delle ricerche.
I dati raccolti da Searchmetrics sono eclatanti.
Sito/Dominio |
Differenza Traffico |
Perdita in % |
reviewcentre.com |
-580608 |
-89,50% |
myvouchercodes.co.uk |
-371612 |
-56,17% |
ciao.co.uk |
-314974 |
-93,83% |
dooyoo.co.uk |
-268183 |
-94,82% |
promotionalcodes.org.uk |
-230725 |
-87,82% |
about.com |
-217340 |
-28,58% |
brothersoft.com |
-205273 |
-69,37% |
everydaysale.co.uk |
-171978 |
-97,83% |
answers.com |
-167982 |
-54,17% |
pocket-lint.com |
-163828 |
-98,72% |
Ma per ogni sito che perde di posizioni e di traffico ce ne sono altri che ne guadagnano.
Sito/Dominio |
Differenza Traffico |
Aumento in % |
ebay.co.uk |
435044 |
42,06% |
techcrunch.com |
50577 |
40,72% |
nazionale-lottery.co.uk |
82696 |
39,50% |
econsultancy.com |
50371 |
37,09% |
thisismoney.co.uk |
54340 |
30,13% |
siteslike.com |
35590 |
25,37% |
mirror.co.uk |
54939 |
24,87% |
blogspot.com |
186887 |
22,80% |
mashable.com |
54423 |
22,61% |
itv.com |
63170 |
22,38% |
Al seguente indirizzo è possibile trovare le statistiche complete. Google’s Panda Update Rolls-out To UK.
Per molte aziende la perdita di traffico sopratutto se le entrate dipendono dalla pubblicità sul proprio sito può avere effetti deleteri come quelli di Mahalo che ha dovuto ridurre del 10% i propri dipendenti.
Analizzando chi sono i vincenti e i perdenti troviamo che: content farm, comparatori prezzi e aggregatori di notizie sono quelli che hanno perso traffico mentre: quotidiani, blog, e siti di video sharing lo hanno guadagnato.
I primi siti ricevono un traffico mordi e fuggi, visitatori occasionali, con visite poco profonde e di breve durata mentre il secondo gruppo ha un traffico formato da visitatori abituali dove le visite sono più profonde e durature.