In questi ultimi anni la comunicazione su internet è cambiata, questo cambiamento è stato battezzato Web 2.0, una trasformazione che ha modificato il modo di comunicare da one-to-many (uno a molti) a many-to-many (molti a molti).
I mezzi messi a disposizione da questa rivoluzione sono molti e generalmente fanno parte dei social network, tramite questi strumenti tutti possono comunicare a tutti ciò che vogliono, diffondendo il loro messaggio. Parlando del microblogging ho introdotto i suoi possibili utilizzi.
I social network si affiancano ai siti e ai blog come contenitori di informazioni. Il Web 2.0 non ha modificato solo il modo di comunicare da uno-a-molti a molti-a-molti, con l'avvento dei blog tutti possiamo scrivere su internet i nostri pensieri le nostre idee quanto ci succede, con una frequenza costante e quotidiana, ciò porta un dinamismo nei contenuti presenti sul web che subisce una forte accelerazione nei social network dove aumenta la massa di persone che ne fanno uso e le frequenze di aggiornamento.
Molti contenuti hanno valore appena pubblicati, più tempo passa e più la notizia perde di valore, molti di essi vengono pubblicati oltre che sui blog anche sui social network vedi Twitter, Friendfeed. Sui vari microblog è possibile trovare anche informazioni di interesse pubblico. E' per questo che nasce la necessita di inglobare tali informazioni tra i risultati delle ricerche. Normalmente i risultati dati non riescono a coprire queste informazioni, la ricerca che le restituisce viene chiamata ricerca in tempo reale.
Dopo un accordo con Twitter, Google rilancia questa nuova funzionalità, la ricerca in tempo reale o Real time search. Attualmente presente solo nell'interfaccia inglese se attivata presenta tra i risultati anche i cinguetti di twitter, mantenendoli aggiornati in tempo reale.
Nel precedente post ho parlato di Google Caffeine Matt Cutts leader del progetto rendendolo pubblico, comunica la necessita per Big G di questa sostanziale modifica.
I motori di ricerca e le loro architetture sono stati progettati nell'era del web 1.0 quando internet era “statico” nell'era dinamica del web 2.0 dove le informazione nascono e sono aggiornate in continuazione da una moltitudine di soggetti. Le vecchie logiche di indicizzazione non vanno più bene, poiché non sono in grado strutturalmente di seguire tutti gli aggiornamenti che avvengono sul web.
Come ho ricordato sui social network possono essere presenti contenuti di interesse pubblico, non solo se sto cucinando, studiando ecc. In essi sono presenti anche dei link verso siti, blog. Questi link mostrano un chiaro interesse al sito. I siti possono ricevere quindi molti più link rispetto al passato. La valutazione tramite il Page Rank non è più valida, non è possibile valutare il profilo delle persone sui social network come si faceva con i siti, tramite i link ricevuti. La valutazione del profilo la si può fare tramite il rapporto delle persone che si segue con quelle seguite, e tramite i Re-tweet ricevuti (Bisogna tenere presente che lo spam è presente anche sui social network e questo non va valutato).
I social network per i motori di ricerca stanno diventando un incubo, oltre l'aumento dei dati da elaborare in un tempo sempre minore rischiano di soppiantare i motori di ricerca, questo avviene perché le persone anziché fare una ricerca su internet attraverso i motori di ricerca preferiscono chiedere ad amici e conoscenti. I social network sono il loro maggior punto di ritrovo. Non possiamo negarlo siamo pigri, quante volte abbiamo chiesto un consiglio a qualcuno che ne sapeva più di noi per evitare di metterci in prima persona a informarci e fare una scelta demandando questa operazione a qualcuno? Questo comportamento lo adottano tutti, principalmente lo si fa con argomenti che si conoscono meno.
Questo rende i social network una sorta di rivale dei motori di ricerca, Google sta correndo ai ripari scendendo nel mondo dei social network. Settimana scorsa ha lanciato un nuovo Servizio Google Buzz, una sorta di Twitter/Friendfeed associato all'account di Gmail, prima ancora aveva lanciato Google Wawe, da molti ritenuto un flop, per altri uno strumento che va ancora digerito. Tutto questo porta l'utente a non allontanarsi troppo dal motore più utilizzato nel mondo.
Big G non ha solo cercato di creare le proprie piattaforme di social network, a Ottobre ha rilasciato un “esperimento” entrato in beta a Gennaio Google Social Search. Al momento disponibile solo sulla versione inglese di Google. Questo filtro(perché è un filtro sui risultati) è in grado far apparire solo i contenuti sul web relativi ai contatti presenti sul nostro account di Google. E si riallaccia al discorso della pigrizia insita in ognuno di noi. Google presenta solo risultati già “validati” dalle persone che conosciamo e delle quali ci dovremmo fidare.
Molti hanno predetto che il 2010 sarà l'anno dei social network, sarà interessante l'evolversi delle cose e quali novità metterà in campo Google.